lunedì 29 novembre 2010

NATALE 2010

Natale  2010

Venite, venite

per la gioia di tutti

è nato Gesù!

Pregate, adulti e bambini,

per la pace del mondo,

ne abbiamo bisogno,

ne abbiamo bisogno.

             B.B.

E' NATALE!

                                                                È NATALE
È Natale in ogni mio tormento, ma dev'esserlo in ogni momento.
È Natale in ogni mia azione, ma dev'esserlo in qualsiasi occasione.
È Natale per chi aspetta illuso,  una vita migliore, ma resterà deluso?
È Natale per me che son fortunato ad avere mio figlio laborioso ed educato.
È Natale per te o mio grande amore, che fai palpitare ogni dì il mio cuore.
È Natale in un fratello stanco, ma dev'esserlo per il nero e il bianco.
È Natale per chi vive solo, ma dev'esserlo per chi è in treno o in volo.
È Natale per gli abbandonati, per gli afflitti, i vinti e gli emarginati
È Natale per ogni volontario che sa di essere utile  e necessario.
È Natale nei cuori della gente,
di chi può donare tanto ed anche di chi non può dare  niente.
È Natale per tutti gli amici, di quelli molto tristi, di quelli assai felici.
È Natale per i responsabili delle vere associazioni,
che spesso elargiscono indispensabili servizi al posto delle istituzioni.
È Natale ogni minuto, per il sordo e il cieco, per lo zoppo ed il muto.
È Natale in ogni cuore infranto, ma dev'esserlo se ci si crede tanto.
È Natale in una famiglia unita, viva la gioia , vivala vita.
E nella famiglia che si disgrega, è Natale lo stesso che mai  si nega.
È Natale, come ogni anno in un cuor che s'infiamma, si ravveda il figlio ingrato che non rispetta la mamma.
È Natale nel mondo per tutti i papà, NEI villaggi sperduti,
NEI paesi e città.
È Natale per qualsiasi bambino, per ogni vecchietto accanto al camino.
È Natale per il mondo intero, basta volerlo e creder che sia vero.
È Natale vi è   lo scambio dei regali, che forse ci fa sentire tutti uguali?
È Natale per gli  innammorati, che danno vita a sentimenti rinnovati.
È Natale per chi si vuol bene, alleviando così tutte le pene.
È Natale per ogni giusto amore, che sa far nascer dentro di sè il Signore.
È Natale per chi canta in coro, innalzando lodi a Dio Misericordioso,
il nostro Dio tesoro.
èNatale della tradizione, dell’albero, il presepe e la canzone,
di ogni aspetto religioso e di folklore,
è Natale, perché nasce il Salvatore.
E lo è anche,   per chi affronta la vita dura a causa dei capricci della natura.
È Natale sulla terra per tutta l’umanità,
anche per chi soffre a causa di qualsiasi  calamità.
E mi chiedo se è Natale per coloro i quali,
sanno di uccidere uomini ed animali,
profanando il pianeta terra  con la causa di ogni ingiusta guerra.
Quante volte è Natale per i giudici sapienti,
che condannano o assolvono colpevoli ed innocenti.
È Natale per tutti coloro, che  hanno in bilico il proprio lavoro.
È Natale ogni giorno nell'impetuoso mare, per il clandestino e per il militare.
È Natale sempre, purchè lo si voglia,
basta aprire al prossimo  di ogni cuor la soglia.
È Natale per le istituzioni di ogni città,
che lavorano con impegno e grande onestà.
È Natale per ogni uomo al servizio della pace,
che ripudia ogni guerra, perché quella no, non piace.
Governanti e re,capi di stato e sultani,
adopratevi, perchè sia un Natale di serenità
 oggi e domani.
                                 Infine è Natale, quando vuoi che c’è
                               se fai nascere il Divino intorno a te.
                        Facciamolo nascere radioso di luce ogni secondo,
                            Re di giustizia e d’amore in tutto il mondo.
 GIUSEPPE   BELLISTRI'

Progetto Unitre

Augusta nella II Guerra Mondiale:
storia e frammenti di vita
Diario di un progetto



                                            Via Principe Umberto dopo un bombardamento

L’idea

E’ difficile individuare con esattezza la nascita di un’idea. Certo c’è sempre il momento dell’intuizione, quello che i cartoni animati amano rappresentare con la lampadina in testa che si accende e segna la svolta, ma credo che l’idea resti sempre e comunque il frutto dell’esperienza, della vita vissuta, magari inconsapevolmente custodita e poi un giorno data alla luce. È così ritrovo la culla dell’idea di questo documentario nel pranzo domenicale di un inverno riscaldato dal sole e  dalla mia famiglia che si riunisce attorno alla tavola. Mio nonno come sempre è lì a capotavola, in silenzio, ad ascoltare le nostre piccole avventure settimanali. Ogni tanto sorride ma resta in silenzio. Poi, come accade spesso, sul finire del pranzo, quando all’euforia dell’appetito segue la lentezza dell’appagamento, prende lui la parola. Si apre una finestra sul passato, comincia il Racconto. Memorie di fatica sui campi, di gente che non c’è più, di una preziosa vita antica che posso solo immaginare. Immancabilmente poi arriva la guerra. La mia attenzione aumenta, e in testa mi rimbombano parole come aerei, sottomarini, bombe, rifugi, grotte, tedeschi, alleati, schegge, morte, distruzione. Mi colpiscono perché con tutto lo sforzo immaginativo possibile trovo difficoltà a legare la storia di guerra letta e vista al cinema e in TV alla storia di Augusta, del suo porto, della sue strade, delle sue case, dei suoi abitanti morti e sopravvissuti, alla storia dei miei nonni.

Ma non basta, serviva un’altra esperienza per dare vita a questo progetto, ed ecco che arriva l’insegnamento all’Unitre di Augusta. Un’occasione unica nella quale posso trasmettere ad un uditorio, per me nuovo, i contenuti di una materia tutto sommato giovane, come l’Etica della comunicazione, fatta di tante parole apparentemente lontane dalla terza età: Internet, mediocrazia, informazione digitale, cyberspazio, realtà virtuale, etc. Eppure l’interesse mostrato da questi nuovi alunni supera ogni mia aspettativa: la lezione diventa spesso confronto, sento la simpatia e il calore di una “famiglia allargata di nonni” e torno a casa dopo la lezione con l’impagabile consapevolezza di aver ricevuto più di quanto ho dato.
E l’idea prende forma. In una società sempre più digitale dove l’ideologia del nuovo tende a cancellare il passato come ingombrante zavorra, priva di interesse, dove il giovane deve restare giovane a tutti i costi e il vecchio non ha più niente da insegnare, perché non sfidare ogni tendenza e ridare voce al passato? Perché non usare proprio le nuove tecnologie di comunicazione per riconferire il giusto valore alla memoria e alla saggezza della terza età?
Non spetta forse ai più grandi il ruolo fondamentale di trasmettere la cultura, la saggezza pratica, i valori, attraverso il racconto della loro storia? Non ha forse il nostro stesso paese il diritto di raccontarsi attraverso i suoi abitanti e i suoi fatti più significativi per riscoprire la sua vocazione?
In fondo, non bisogna inventare niente di nuovo. Basta raccontare ciò che è realmente accaduto, e i soli che lo possono raccontare sono coloro che hanno vissuto in prima persona quegli eventi.
Ma perché raccontare proprio gli eventi e le storie personali legate alla seconda guerra mondiale? Perché lo spettro della violenza, dell’odio e della guerra è sempre dietro l’angolo e aspetta che il ricordo del passato si affievolisca per attecchire nuovamente, si ciba della nostra dimenticanza. Perché il periodo di guerra, nella sua dimensione drammatica ha rappresentato un contenitore di storie di eroismo, di capacità estreme di sacrificio, di impegno civico, di solidarietà, di amicizia. Un contenitore prezioso di racconti che non devono andare perduti e di cui le nuove generazioni, più o meno consapevolmente, sono affamate.

Nasce il progetto

Realizzare un documentario video che raccolga le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona le vicende della seconda guerra mondiale ad Augusta. È questa la proposta che faccio durante una lezione all’Unitre nel Dicembre del 2008. L’associazione di umanità e cultura augustana sposa immediatamente l’idea e si attiva per fornirmi i contatti per le interviste ed il primo materiale fotografico. Il dott. Pippo Caramagno, presidente dell’Unitre, che sento già da ora di ringraziare,  si impegna personalmente dal primo giorno per la presentazione e la promozione del progetto presso  l’amministrazione comunale.
Dal Gennaio del 2009 ad oggi, senza alcun finanziamento, vengono effettuate decine di interviste e riprese video, grazie soprattutto alla collaborazione del dott. Roberto Furnari amico ed appassionato in riprese e montaggio video, nonché autore di diversi cortometraggi.
Nel 2010 finalmente, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2010/2011 dell’Unitre, grazie al constante impegno del suo presidente, dopo la presentazione del video “Promo” del documentario, arriva l’impegno pubblico del Sindaco, dott. Massimo Carrubba a sostenere il progetto.
L’impegno espresso nelle parole del sindaco è motivo d’incoraggiamento per me e per l’Unitre. È segno che quell’idea, nata attorno ad un tavolo e sostenuta dall’entusiasmo di tanti, ha un valore, e che questo progetto, oggi in fase di sviluppo, ha maggiori chance non solo di venire terminato ma anche di trovare grande eco presso tutta la cittadinanza augustana!
Il progetto in sintesi

ü   Obiettivi:
§     Preservare la memoria storica del nostro paese attraverso il ricordo di un evento drammatico tanto “vicino” nel tempo quanto “lontano” dalle nuove generazioni: la Seconda Guerra Mondiale.
§     Creare un ponte tra il passato ed il presente che possa stimolare nei giovani augustani la ricerca delle loro radici storiche e culturali.
§     “Ridare realtà” alle storie di guerra[1] nostrane.

ü   Perché il documentario video?
§     Permette di ricostruire vita, storia e costumi degli anni che vanno dal ’30 al ’50,  attraverso le testimonianze dirette di chi li ha vissuti: volti, espressioni ed emozioni che solo il video può immortalare.
§     La procedura che porta alla realizzazione del video prevede la digitalizzazione di foto e documenti che sono ancora solo in formato cartaceo, contribuendo alla loro salvaguardia e alla loro divulgazione, ai fini conoscitivi e storici, nel tempo.
§     L’utilizzo del linguaggio audiovisivo risulta particolarmente efficace per la comunicazione alle nuove generazioni, inoltre, servendosi del supporto digitale, permette un’ampia fruizione del contenuto e la possibilità di essere riprodotto in diversi contesti culturali.
§     Non è stato realizzato ad Augusta alcun documentario del genere.

ü   Perché ora?
L’evento storico che il documentario ha come oggetto è relativamente vicino nel tempo e permette una ricostruzione con testimonianze dirette di chi l’ha vissuto, e che oggi ha un’età che va dai 70 anni in su. Ritardare la sua produzione vorrebbe dire perdere per sempre la sua più importante fonte: le persone!

Concludo questo breve diario del progetto con la frase che appare alla fine  del video “Promo” del documentario: “La memoria resiste, il progetto va avanti”.

        25/11/2010

                                                             Antonio Caramagno



[1] Come spesso sottolineato da storici, psicologi ed esperti di comunicazione le immagini di film e documentari contribuiscono a creare una memoria collettiva della seconda guerra mondiale, spesso non percepita come “reale” ma come semplice “fiction”, finzione, il che, di conseguenza, impoverisce l’impatto formativo che questa parte di storia ha sulle nuove generazioni. Di fronte al pericolo di revisionismi storici, legare l’evento II guerra mondiale alla storia locale di Augusta, significa riportare questa storia alla sua dimensione “reale”, farla diventare la “storia dei nonni”, dei luoghi conosciuti resistiti agli eventi.

Prove di canto

Cari amici Unitre, lunedi 22 Novembre 2010 c’ è stata la prima serata del corso di musica per l'ammissione al coro. Si amici miei, quest'anno il nostro presidente Pippo Caramagno in collaborazione con il socio onorario, esperto di musica, Giuseppe Bellistrì hanno deciso che anche noi della sede di Augusta dobbiamo avere un coro ufficiale, per partecipare al Festival dei cori Unitre di Sicilia che si terrà a Pachino. Ci tenevo a farvi la cronaca della serata, perchè non mi aspettavo che fosse cosi divertente e rilassante.
Eravamo tutti seduti come dei bambini di scuola sulle nostre sedioline in attesa della chiamata del maestro il quale eseguiva alla pianola la scala musicale.
Mi sono guardata intorno e sembravamo terrorizzati come se dovessimo sostenere  degli esami. Poi dopo la prima prova, l'atmosfera si è sciolta e abbiamo iniziato a ridere sui prescelti dal maestro che venivano nominati col titolo di: tenore, soprano, contralto e baritono, ed anche per quelli come me, non tanto intonati, il maestro ci ha messo in standby.
La serata è passata in un batter d'occhio, eravamo tutti eccitati solo al pensiero del  prossimo appuntamento in cui speriamo in un ripescaggio.
La serata è stata un' occasione cosi come i nostri appuntamenti settimanali per regalare a ognuno di noi un' oasi di serenità e divertimento, perchè cari amici, dopo una lunga riflessione ho capito che se frequentiamo questa scuola è per ritagliarci uno spazio nostro, per sentirci ancora vivi e giovani: SI PERCHE' ANCORA POSSIAMO DARE TANTO E DI PIU'.....   
Infatti, per non sentirci soli, molte persone tornano a casa e non trovano alcuno ad aspettarle ed è il calore delle ore trascorse insieme a far loro da compagnia.
                                                                                     Con affetto Angela Gulino.

lunedì 22 novembre 2010

NotizieUnitre

Notizie:

Invito alla Presidente Nazionale dell’Unitre -Torino

         Dopo l’incontro in aula di venerdì 19 c.m. tenuto dalla D.ssa Silvia Belfiore, Commercialista, sul “Federalismo fiscale ad oggi in Italia” il nostro Presidente Dr. Giuseppe Caramagno, ha letto una email inviata il giorno precedente alla Prof.ssa Irma Re, Presidente Nazionale della Nostra Associazione con sede a Torino.
            Dando seguito all’ampio mandato verbale conferitogli dal Sig. Sindaco Dr. Massimo Carrubba, in occasione della cerimonia di apertura dell’Anno Accademico 2010 – 2011 della nostra Associazione locale presso il Teatro Comunale, con la detta email, il Presidente Caramagno, ha invitato la nostra Presidente Nazionale a trascorrere un fine settimana nella nostra città, quale ospite a carico del Comune.
            Si augura di poter programmare tale visita presso di noi in occasione della sua partecipazione all’Assemblea Nazionale dell’Unitre che si svolgerà a Torino il prossimo 27 Novembre c.a.


Suggerimenti:

A seguito dell’iniziativa per il prossimo Natale, il presidente recependo il suggerimento di un’alunna della nostra Associazione, oltre a :
  • Ricordi di un Natale particolare o diverso
  • Poesie sul Natale
  • Racconti personalmente creati sul Natale,

invita gli alunni soci a fare pervenire anche in forma cartacea, riflessioni e pensieri personali sul prossimo Natale

Opinioni espresse a seguito visione del nostro blog:

Dall’Avv.ssa Giovanna Fraterrigo, assessore comunale allo Sviluppo economico e alla Cultura:

“Caro dott. Caramagno Lei e i suoi "alunni" avete creato una realtà davvero bella ad Augusta. Siete fonte di ricchezza. Grazie!"

Dall’Ing. Michele Accolla, assessore comunale all’Ecologia e alla sanità:

Io penso che quello che fa la vostra associazione ormai da parecchi anni nella nostra città sia impagabile. Lo dico perchè lo penso davvero. Date un contributo unico a costruire relazioni tra persone diverse per cultura e convinzioni, e questo è il tessuto di ogni comunità. Rappresentate un farmaco importante per la cura della società augustana che di questo soffre enormemente. Nessuna piaggeria, sono convinto. Se potrò dare il mio piccolo e confuso contributo, come abbiamo discusso, sarò veramente felice e onorato. Un caro saluto"




                                                                                                         

mercoledì 17 novembre 2010

Iniziativa: Tesserino di riconoscimento

Iniziativa :
                  Tesserino di riconoscimento “Unitre Augusta”
                  Università delle Tre Età    Anno Accademico 2010 / 2011

         Il presidente dell’Associazione informa gli “studenti” che il Direttivo al fine di realizzare diverse iniziative a favore degli associati, desidera realizzare un tesserino individuale di riconoscimento.
         Invita pertanto gli interessati a consegnare entro il 30 novembre 2010, una foto formato tessera insieme ai propri dati personali: nome, cognome, luogo e data di nascita, domicilio e numero telefonico.

                                                                                                    La redazione

Iniziativa per il prossimo Natale 2010

     Il presidente dell’Associazione sollecita gli alunni Unitre a consultare il blog recentemente realizzato www.unitreaugusta.blogspot.com e considerarlo mezzo di socializzazione culturale e umana.
           
Egli volendo riprendere nel blog il “giornalino” interno, invita i soci studenti a seguire i prossimi corsi di informatica e gli incontri di esercitazione assistiti su PC personali. Inoltre sostiene che l’emancipazione informatica rappresenta un fattore attuale nel miglioramento della qualità della vita personale e sociale.

Per il prossimo Natale egli raccomanda a far pervenire entro breve tempo, possibilmente in forma elettronica, per essere pubblicati nel nostro blog,  scritti su:

  • Ricordi di un Natale particolare o diverso
  • Poesie sul Natale
  • Racconti personalmente creati sul Natale.

Questa iniziativa scaturisce di quanto si costata andando già in giro per la città e pur ancora nel mese di novembre, ecco che si intravede il prossimo Natale alle porte … e sorge spontaneo il ripercorre il tempo che scorre veloce e lascia una scia di ricordi.
Quanti “Natali” abbiamo vissuto ed impacchettato nella valigia delle nostre storie personali!
Quante emozioni si possono custodire nello scrigno dei nostri cuori!
Non regge alcuna matematica per rivedere certi films che ci hanno fatto gioire o proteggerci con il velo della tristezza.

                                                                                                    La redazione

Racconti di un Natale

            Un nostro socio, il Sig. Ugo Passanisi, anticipando il prossimo Natale ci regala una sua perla personale e preziosa:

NATALE  DI GUERRA IN CIRENAICA

24 dicembre 1940:  primo Natale di guerra.
Dal vasto cortile dell’ex- Penitenziario indigeno di Koefia, riattrezzato per ospitare alcune decine di famiglie sfollate da Bengasi, assistiamo sgomenti al consueto bombardamento notturno che, sistematicamente, sta mettendo in ginocchio la città. Lo spettacolo offerto dall’artiglieria contraerea con le scie luminose di migliaia di traccianti, e dal riverbero degli incendi provocati dalle centinaia di bombe incendiarie con cui ormai tutte le notti i bombardieri inglesi devastano indiscriminatamente il centro urbano, è, per noi ragazzi, poco più di un gioco, anzi, la nostra principale occupazione nelle ore libere dallo studio è quella di collezionare  le schegge delle bombe disseminate sulle strade, incuranti, con l’incoscienza propria dell’età, del pericolo incombente.
Nel pomeriggio abbiamo assistito alla S.Messa celebrata nella piccola Chiesa dell’Istituto scolastico “San Giovanni Battista de La Salle” gestito dai Fratelli delle Scuole Cristiane, ed il coro delle voci bianche dei giovani Convittori dell’ Istituto ha reso ancora più suggestiva la Funzione che  è stata anticipata al primo pomeriggio per consentire poi ai fedeli di sfollare la città prima del buio, foriero del temuto bombardamento notturno.
Per lo stesso motivo di prudenza, anche la Messa officiata  in Cattedrale dal Vescovo, Monsignor Candido Moro, è stata anticipata alle stesse ore, così come nelle altre Chiese della città.
Al termine della funzione religiosa abbiamo visitato lo stupendo Presepe elettromeccanico  costruito, con la consueta abilità, da Fratel Amedeo, il “Mago del Presepio”, con decine di personaggi animati, acque correnti, cascatelle, ed il magico alternarsi del giorno e della notte, sistemato nell’ampio salone dell’Oratorio del Convitto, che lascia tutti attoniti per la sua meravigliosa complessità e la perfezione dei movimenti.
Solo molti anni dopo ho rivisto qualcosa di simile, sia pure in scala molto ridotta, alla  Mostra dei Presepi di Regalbuto nel corso di una gita dell’Unitre al Lago Pozzillo, e, in quell’occasione, con  indescrivibile emozione, la memoria mi ha riportato indietro di tre quarti di secolo a quell’ultimo Natale Cirenaico.
Poi, frettolosamente, e con i mezzi più disparati, chi in carrozzella, chi  in bicicletta, chi perfino a piedi, abbandoniamo a sé stessa la bianca Bengasi, città martire della Cirenaica,  devastata ed inerme, le cui buie strade deserte sono ora animate soltanto dai mezzi antincendio dell’UNPA e dei Vigili del Fuoco, e ci accingiamo a  percorrere i sette chilometri che ci separano da Koefia, dove ci attende una cena della Vigilia, frugale e frettolosamente preparata, mentre già le tenebre incombono, inseguiti dal lugubre ululare delle sirene che preannunciano il nuovo attacco nemico dal cielo.
Sappiamo  già che l’alba successiva non porterà ai bimbi i consueti doni del Bambino Gesù  (non esiste ancora la consuetudine nordica di allestire l’albero di Natale, né il mito di Babbo Natale). Sappiamo che l’abituale, lauto pranzo di Natale non  allieterà domani, come nei felici anni passati, le nostre mense. Non suoneranno a festa le campane delle Chiese per annunciare la nascita  del Redentore, né le famiglie, vestite con i loro abiti migliori, animeranno le belle strade, i viali alberati e le splendide piazze della nostra  città, scambiandosi lietamente gli auguri natalizi. Non ci sarà, in Piazza del Re, la Banda dell’Esercito, né la cerimonia dell’Alzabandiera .
Sappiamo già che ci attende il bagliore degli incendi e la greve cappa di fumo che gravita  sulla città, mentre il pensiero, prima ancora delle gambe, ci porterà veloce verso le nostre case, ansiosamente sperando di non vederle ridotte ad un cumulo di macerie fumanti
25 dicembre 1940: a Tripoli, Capitale della Libia, a più di 1000 chilometri da noi, così come nella Madrepatria, la guerra non ha ancora fatto sentire la sua lugubre voce, e la vita continua come in tempo di pace: solo poche bombe lanciate nei primissimi giorni di guerra da sporadici aerei  francesi provenienti dagli aeroporti della  Tunisia hanno turbato il tranquillo fluire  della vita in quella parte della “Quarta Sponda”. Poi, con la resa della Francia, anche quei pochi momenti di apprensione sono stati dimenticati. Soltanto noi, nelle immediate retrovie del fronte, sentiamo confusamente che i giorni sereni e felici della vita nella nostra  più bella Colonia appartengono ormai al passato e non torneranno mai più.                                                                           

     (Ugo Passanisi)
          
                                                                                           


lunedì 15 novembre 2010

Invito "Festa del Grazie" 2010

Il 12 novembre c.a. poco prima dell’inizio della lezione della D.essa Silvia Belfiore, è stata presentata in aula da un’incaricata, un’iniziativa da parte della Parrocchia Santa Lucia verso i nostri concittadini diversamente abili.
           
Riconoscendo la sensibilità e generosità dei soci Unitre, facendo riferimento alle finalità dell’Associazione condensate nei valori di “Cultura, Umanità e Solidarietà”, essi sono stati invitati, come gli anni precedenti, a partecipare attivamente alla

FESTA DEL GRAZIE 2010
in occasione del Santo Natale

            In questa festa, dopo la partecipazione alla S. Messa, si vuole condividere attenzione, doni, allegria, musica, e … buffet con i fratelli su indicati.

                                                                         
             L’invito ai soci dell’Unitre di Augusta per questa iniziativa, non è altro che una conferma che questa realtà, presso la cittadinanza, è in crescita di qualità ed operosità.
 F E S T A  D E L  G R A Z I E
NATALE 2010

SANTA MESSA
in
  Parrocchia
VENERDI’ 17
 Dicembre 2010
ore17:30
   
 FESTA
al
Centro Utopia

DOMENICA 19
Dicembre 2010
ore15:30

 
      La Parrocchia ringrazia vivamente quanti accoglieranno questo invito e regaleranno il loro piccolo contributo richiesto. 

La Redazione

Laboratori di attività 2010/2011

         Blog Unitre Augusta
Laboratori di attività 2010-2011

            Alla fine della prima brillante lezione di venerdì 12 novembre sul “Sistema tributario italiano, della D.ssa Silvia Belfiore, commercialista, il Presidente, Dr G. Caramagno, ha portato a conoscenza dei numerosi soci-alunni quanto segue.

            L’Associazione è già presente in Internet e visitabile nel sito www.unitreaugusta.blogspot.com.
            Egli si augura che esso diventi uno strumento telematico utile non solo per fare conoscere quanto l’Unitre di Augusta realizza e notizie circa programmazioni di attività future, ma anche mezzo a disposizione dei propri studenti per esprimere le loro opinioni, le loro realizzazioni e condivisioni di qualcosa della loro vita attraverso la ripresa del “giornalino”, che nel sito verrà riproposto con delle rubriche che si andranno a predefinire.

            Il Presidente ha anche informato che durante l’anno accademico verranno attivati, presso il plesso scolastico “G. Pascoli”,  di Via Dessiè, i preannunciati “laboratori Unitre” di:  fotografia, esercitazioni assistite di videoscrittura e canto per la formazione del Coro Unitre di Augusta.

            Per ogni laboratorio detto è stato segnalato il responsabile e i collaboratori di riferimento.
            Il “Gruppo Coro” inizierà la sua attività corale, settimanalmente, da lunedì 22 corrente, dalle ore 17,30 alle 19, presso i locali su indicati. Responsabili dello stesso sono i Sigg.Carmelo Addia e Giuseppe Paci collaborati dalle Sigg.re Rosaria Addia, Cettina Agrillo, Natalina Morello, Pina Lodin; il maestro di canto sarà il Sig. Giuseppe Bellistrì collaborato da una valida “maestro” di cori vocali.

            I laboratori di “Informatica” e di “Fotografia” inizieranno la loro attività dal 10 gennaio 2011, secondo un calendario che in futuro sarà reso noto.

                                                                                                          La  redazione



                                                                                         
                                                                  Giugno  2010
Gruppo di soci Unitre in visita al Santuario "Madonna Adonai" di   Brucoli a chiusura dell'Anno  Accademico  2009/2010