lunedì 28 marzo 2011

Intervista al Dr. Francesco Cannavà - Docente di Psicologia

Dr. Francesco Cannavà-Psicologo


Età
36 anni

Titolo di studio
laurea inpsicologia

Breve curriculum:
Laurea in psicologia, master vari, grande raccoglitore di esperienze.

La propria famiglia:
sposato dal 20/06/09…nucleo familiare: marito, moglie e figlio in arrivo

Fatti e circostanze significativi della vita che hanno segnato una svolta e che possono contribuire alla crescita umana del lettore:

Il mio concetto di onore, dignità e maturità proviene dal ricordo di un nonno scomparso troppo presto. Con cui mi sono confontato soprattutto attraverso il ricordo di chi ne ha sempre nutrito la stima. Il senso di giustizia e responsabilità si è fatto strada in me attraverso la crescita in una famiglia che oggi, anche per il lavoro che svolgo, posso definire sana, per principi e per affetto.
Il mio principio "ca ogni lassata è pessa" o per dirla all'antica carpe diem, nasce dalla perdita improvvisa di un carissimo amico, che ha totalmente cambiato la mia visione della vita, ricordandomi di vivere mentre progetto il futuro e di girarmi spesso a guardare quello che ho fatto, senza giudicare troppo...

Concezione della vita…

Per me la vita è un susseguirsi ininterrotto di esperienze che iniziano venendo al mondo e che determinano chi siamo nelle diverse fasi dello sviluppo della persona fino all'ultimo istante di lucidità. Esperienze che, nel bene e nel male, arricchiscono giornalmente attraverso il confronto con l'altro, con sè stessi, con culture diverse dalla propria, con la natura. Non credo in un senso assoluto dell'esistenza, ogni uomo deve trovare il proprio senso e forse la ricerca stessa da valore e significato alla vita. Personalmente sono convinto che la realizzazione più alta dell'esistenza di un membro della specie sociale per eccellenza, sia riuscire a trasmettere a chi lo seguirà nel tempo, l'esperienza accumulata nella propria vita, offrendo intuizioni e vissuti frutto della vita stessa, lasciando memoria del nostro percorso sulla terra, affinchè chi si avvicendi a noi possa trarre insegnamento dai nostri errori e dai nostri successi, dando un senso sempre più profondo e complesso alle proprie vicende. Se un tempo per me la vita era realizzazione, oggi è soprattutto scoperta.

Hobby e interessi:

mi definisco "dipendente dal mare". Fotografia subacquea, pesca, immersioni, acquriofilia ed escursioni naturalistiche accompagnano da sempre i miei momenti di svago. In particolare tutto ciò che mi faccia sentire parte della natura e che possa lasciar spazio a sensazioni e istinti che apaiono distanti dalla società in cui vivo e lavoro.
Amo sentirmi socialmente attivo attraverso associazioni culturali e di volontariato, benché il tempo dedicatovi va restringendosi via via con l'accumularsi degli anni.
Il principio fondante del mio credo è che nel dare si riceve due volte: gratificazione nel donarsi e arricchimento nel confronto tra esperienze.

Che cosa mi ha spinto al “volontariato culturale” verso l’Unitre di Augusta e come vivo il mio impegno verso questa Associazione onlus di promozione umana:

È una realtà che restutiusce dignità e vitalità ad una fase della vita che la nostra società non rispetta abbastanza e per questo nutro grandissima stima non solo per chi raprresenta l'Unitre, ma per tutti coloro che ne fanno parte, donandole peso sociale, valore culturale ed umano. Mi da la possibilità di stare con persone che mi apprezzano e che mi coccolano come un nipote. Amo considerarmi un compagno di esperienze più che un docente. Non vi è lezione che non mi lasci un senso di affetto e soddisfazione, che quest'anno ho voluto far assaporare anche a mia moglie portandola con me in ben due occasioni.
Le lezioni sono un momento di riflessione comune in cui ogni partecipante, se lo desidera, può regalare a tutti il proprio pensiero e le proprie sensazioni, talvolta ironizzando, talvolta commuovendo.
Benché spesso le mie discussioni d'aula si orientino verso argomentazioni psico-filosofiche sottolineo spesso quanto l'aula dell'Unitre sia decisamente più attiva, interessata e partecipe dei tanti convegni rivolti a professionisti in cui ho avuto modo di far lezione.

La mia opinione sull’Unitre locale e suggerimenti per migliorarla:

La reputo una realtà indispensabile e preziosissima per il tessuto sociale di Augusta. Che nel dispensare cultura, dona a chi ne fa parte, compagnia, sostegno, conforto e soprattutto genera un profondo senso di continuità attraverso il ricordo di tutti coloro che negli anni ne hanno fatto parte e che oggi accompagnano i ricordi di chi si ritrova in aula circondato dal sostegno e dal conforto di tutti i ..."compagni".
Migliorare qualcosa già così funzionale, persino sotto l'aspetto multimediale è difficile. Meriterebbe una sede adeguata, stabile, che le renda merito. Una collocazione centrale, logisticamente comoda e visibile. Che si possa caratterizzare con le opere stesse prodotte al suo interno. Che possa avere un'identità da ostentare con orgoglio in un paese troppo distratto.

Che utilità traggo da questa esperienza di “volontariato culturale” verso l’Associazione detta.

Mi sento utile. Mi piace incontrare gli iscritti. Torno a casa con pezzetti di esistenze che mi raccontano un tempo che mi rammarico di non aver vissuto e che, per quello che è la mia personalità, credo che avrei apprezzato.
Non riuscendo a immaginare un'Augusta senza l'Unitre, spero che tra qualche annetto ci sia un posto anche per me tra i banchi virtuali di questo gruppo di amici.

                                                                                               Dr. Francesco Cannavà


Incontri della D.ssa Tanja Ghirlanda- Docente di Arte




Curriculum vitae

La Dott.ssa Tanja Ghirlanda è nata ad Augusta il 26 Aprile del 1984,  sin dalla più tenera età ha espresso l’amore per la lettura, l’arte e la storia che l’hanno portata ad intraprendere gli studi artistici.
Nel 2000 consegue il diploma di “Maestro d’arte applicata in scultura, pittura e restauro” e nel 2002 si diploma con ottimi voti all’Istituto statale d’arte di Giarre in “Arte e progettazione orafa”.
Nello stesso anno inizia anche la passione per il volontariato,  a cui concilia l’amore per l’arte: svolge infatti,  l’attività di Animatore presso una Casa famiglia per minori a rischio di deviazione ; consegue un attestato sui “Giovani e il territorio”.
Iscritta alla Facoltà di Lettere e Filosofia, nel corso di studi in Scienze dei Beni culturali, indirizzo Archivistico e librario, con un piano di studi rivolto prevalentemente alla Storia e critica d’arte, al disegno e allo studio delle fonti storiche,  si laurea nel 2007, con un progetto di tesi sui Manoscritti medievali della Sicilia, in collaborazione con l’Università di Cassino.
Nel 2006 partecipa ad un progetto di “Servizio civile”, con un contratto con il Ministero dell’Interno,  rivolto agli anziani, avendo così la possibilità di entrare in contatto con il Terzo settore.
 Infatti, dal 2006 al 2008, lavora presso il  Distretto Socio Sanitario del Comune di Catania, con la mansione di Animatore di Rete, in cui si occupa degli archivi e dei database dei progetti a sostegno degli indultati e dei minori.
Nel 2007 partecipa al Workshop “In Arte” sul restauro dei Manoscritti e dei Codici medievali e nel 2008  partecipa al progetto “O.RI.Etna”, con un contratto con la Provincia Regionale di Catania, inerente alla  Valorizzazione e promozione artistica dei comuni appartenenti al territorio del Parco dell’Etna.
Nello stesso anno si  iscrive al Corso di laurea specialistica in “Valorizzazione dei Beni Archivistici e Librari”, che sta  portando a termine, con una tesi su un Codice del XV secolo, del Fondo Ventimiliano della Biblioteca Regionale Universitaria di Catania.
Dopo molti anni passati lontano da Augusta, l’amore per la propria città e il richiamo delle radici culturali, l’hanno spinta a ritornare, dove attualmente continua i suoi studi e si dedica con trasporto alla famiglia e alla sua grande  passione: la lettura.


LA DONNA NELL’ARTE
Unicum iconografico o rappresentazione sociale?
Incontro 11 marzo 2011

Durante l’incontro, dopo aver definito cosa si intende per “arte” e le sue caratteristiche, si è proceduto ad analizzare gli elementi di influenza di un’ opera d’arte, come il contesto storico, quello socio-culturale e le innovazioni tecnologiche.
In seguito, è iniziato un percorso storico-artistico, in cui tutti insieme abbiamo analizzato le opere d’arte, mettendole in relazione con i contesti sociali in cui queste venivano create.
Iniziando dalle Veneri preistoriche, che hanno evidenziato l’importanza della donna come strumento di conservazione della specie, si è poi proseguito all’ideale della bellezza greca e alla libertà sociale della donna romana, che negli affreschi di Pompei appare completamente nuda.
Il Medioevo celebra il culto della Theotớkos, Maria come madre di Dio e regina dei Cieli, che nell’arte si esprime con il periodo delle Maestà, nella scultura, con Nicola Pisano, e nell’arte pittorica, con Cimabue, Giotto e Simone Martini.
Con il Rinascimento e l’Umanesimo, la donna ritorna ad essere mortale e raggiungibile, ma è anche moglie e madre e  l’arte la celebra rappresentandola con il ventre e il seno pronunciati, proprio ad evidenziare questo suo ruolo. L’arte del 500 e del 600 risente degli accadimenti storico e religiosi, interessati dalla Riforma luterana e dalla  conseguente Controriforma, che riportano l’attenzione ai soggetti sacri.
Con la Rivoluzione francese inizia la considerazione di una possibile emancipazione femminile, che nel secolo successivo, con il movimento delle Suffragette, avrà piena esplicazione. La donna viene rappresentata pervasa degli ideali di libertà della cosiddetta Primavera dei popoli.
Ma il XX secolo ha portato allo sfruttamento dell’immagine della donna, ormai completamente emancipata e libera, dalle immagini di Marylin Monroe create da Andy Warhol al fenomeno dei calendari “artistici”. I primi mesi del 2011 hanno fatto emergere un sentimento, comune a tutte le donne italiane, di affrancamento  dall’ immagine riduttiva  di oggetto,  attraverso forme d’arte, create dalle donne per le donne.



MICHELANGELO BUONARROTI
Lezione del 18 marzo 2011


L’incontro è iniziato con la lettura di un passo della vita di Michelangelo, tratto da Le vite dei più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani di Giorgio Vasari, e abbiamo ripercorso insieme le tappe fondamentali del percorso artistico di Michelangelo.
 Nel 1487 Michelangelo approda alla bottega di Domenico Ghirlandaio, artista fiorentino tra i più quotati dell'epoca e nel 1494 viene accolto nella famiglia di Lorenzo il Magnifico.
Tra il 1503 e il 1504 realizzò un tondo dipinto per Agnolo Doni, rappresentante la Sacra Famiglia con altre figure. In essa, i protagonisti sono grandiose proporzioni e dinamicamente articolati, sullo sfondo di un gruppo di ignudi. I colori sono audacemente vivaci, squillanti, e i corpi trattati in maniera scultorea ebbero un effetto folgorante sugli artisti contemporanei. Chiamato a Roma nel marzo 1505, Michelangelo ottenne il compito di realizzare una sepoltura monumentale per il papa, da collocarsi nella tribuna (in via di completamento) della basilica di San Pietro, presto accantonata.
Il 10 maggio 1508 dovette tornare a Roma per avere un colloquio con il Papa dove ricevette la ridipintura della volta della Cappella Sistina, già affrescata da Piermatteo d'Amelia con un cielo stellato, all'epoca del suo parente e predecessore Sisto IV.
In proposito al  rapporto tra Michelangelo e il papa, sono stati proiettati dei frammenti del film Il tormento e l’estasi di Carol Reed, che ha permesso di capire e vedere le fasi di lavorazione della tecnica dell’affresco.
Il progetto iniziale prevedeva la rappresentazione dei Dodici Apostoli sui "peducci" della volta mentre nel campo centrale decorazioni geometriche. L'artista ottenne di poter ampliare il programma iconografico, a proprio piacimento, raccontando la storia dell'umanità "ante legem"(Prima della legge ovvero le  storie bibliche) e ponendosi così in continuazione coi soggetti degli affreschi alle pareti.
Il complesso il progetto iconografico venne sicuramente elaborato con la collaborazione, oltre che di artista e committente, dei consiglieri e teologi della corte papale. Lungo la sezione centrale del soffitto, Michelangelo dipinse nove pannelli tratti dal libro della Genesi: Separazione della luce dalle tenebre, Creazione degli astri e della Terra, Separazione della terra dalle acque, Creazione di Adamo, Creazione di Eva, Peccato originale e cacciata dal paradiso terrestre, Sacrificio di Noè, Diluvio Universale, Ebbrezza di Noè.
La vigilia di Ognissanti del 1512, il 31 ottobre, gli affreschi vennero solennemente scoperti e la cappella riaperta. In definitiva, la difficile sfida poté dirsi pienamente riuscita, oltre ogni aspettativa. I giudizi sul risultato furono subito entusiasti. Vasari lodò la naturalezza nel disporre le figure umane, il virtuosismo prospettico, l'intensità spirituale, l'agilità del disegno.
Il 18 febbraio 1564, all'età di ottantotto anni, Michelangelo morì a Roma, L'inumazione avvenne infine in Santa Croce, in un sepolcro monumentale disegnato da Giorgio Vasari, composto da tre figure piangenti che rappresentano la pittura, la scultura e l'architettura.

                                                                                D.ssa  Tanja Ghirlanda










Sintesi degli incontri storici sull'Unità d'Italia

                                                                              
   Dr. Giuseppe Paci - Docente di Storia

                                      
                                                            
                                   Prof. Corrado Appolloni  - Studioso di Storia
                                                    
   
                                Sintesi storica dell’Unità d’Italia
Il 15 Marzo, si sono concluse le tre giornate dedicate alla storia del Risorgimento che ci hanno preso per mano, accompagnandoci verso l’Unità d’Italia. Quello che mi preme dire, prima di ogni altra considerazione, è che quella “Pura Espressione Geografica”, così come la definiva con disprezzo il primo ministro Austriaco principe di Metternich, il 17 Marzo 1861, diventa finalmente una Nazione libera e indipendente dal lungo dominio esercitato dall’Austria.
Questo grande evento produrrà,attraverso un percorso lungo e difficile, importanti trasformazioni di ordine strutturale: Una legislazione unica per l’intero Paese,una moneta unica,un solo sistema doganale,una sola lingua, un solo sistema scolastico,un territorio libero, un popolo. Dopo questa considerazione, si possono fare tutte le critiche e le polemiche di questo mondo,ma la grandezza  dell’Unità d’Italia e il sacrificio di tanti giovani che diedero la loro vita per il raggiungimento di un ideale, non si possono e non si devono mettere in discussione. Durante i miei interventi,ho sottolineato più volte agli amici dell’Unitre non solo gli aspetti positivi, ma anche quelli negativi,mettendo in evidenza il vizio più grave che è passato alla storia come”LA QUESTIONE MERIDIONALE”, cioè quel divario economico e sociale Nord-Sud che dopo 150 di storia,non è stato ancora risolto.
Durante le tre giornate,è stato fatto un lungo percorso storico iniziando dalla Rivoluzione Francese del 1789, che con i suoi principi fondamentali influenzò molto la nostra storia risorgimentale. Ci siamo soffermati sul periodo del dominio napoleonico e sugli effetti che determinò questa fase storica.  E’ stato fatto un articolato riferimento al periodo della restaurazione che seguì il congresso di Vienna. Sono stati trattati i vari moti rivoluzionari  dal 1821 al 1848, con particolare riferimento alle gloriose cinque giornate di Milano che rappresentarono una svolta importantissima nel contesto rivoluzionario, in quanto il popolo per la prima volta scendeva in piazza per combattere contro gli Austriaci servendosi di armi improvvisate, costruendo barricate in numero impressionante(1700 circa in tutta Milano),costringendo l’esercito Austriaco a ritirarsi nelle fortezze del famoso quadrilatero. Sono stati fatti i dovuti riferimenti ai personaggi più significativi del Risorgimento:Mazzini, Garibaldi, Cavour,Vittorio Emanuele II, Carlo Cattaneo,i fratelli Bandiera, Carlo Pisacane e altri ancora.
Abbiamo cercato di raccontare la Storia del Risorgimento con parole semplici,come se fosse un film,esprimendo pareri positivi e negativi,senza cercare di trasmettere emozioni ma conoscenza e riflessione,ma soprattutto ci siamo sforzati di dire e di raccontare tutto quello che noi riteniamo si avvicini il più possibile alla verità storica.
L’incontro conclusivo del 15 Marzo, a mio parere è stato particolarmente significativo per il contributo del prof. Appolloni, che ci ha presentato e commentato il suo libro sulle vicende siciliane durante l’impresa dei mille. Al prof.Appolloni, accompagnato dal figlio, va il ringraziamento dell’Unitre di Augusta per la chiarezza e la conoscenza profonda delle vicende storiche relative all’argomento preso in esame.
Durante la serata la signora Pina Patania, ha offerto confetti per tutti per festeggiare la nascita del nipotino;a lei vanno i nostri migliori auguri.
A fine serata,il prof. Appolloni ha offerto il suo libro sull’impresa di Garibaldi in Sicilia
ad un prezzo di favore per gli amici dell’Unitre, firmando le copie per tutti quelli che lo chiedevano. Ringrazio ancora una volta i miei amici dell’Unitre che mi hanno ascoltato e sopportato durante queste tre belle giornate dedicate ad un periodo  tra i più importanti della nostra storia. Un ringraziamento doveroso al Presidente Dott. Pippo Caramagno per tutto quello che fa per la nostra associazione.
Augusta 15 Marzo 2011                                                Pippo Paci

              L'alunno Sig. Sebastiano Fichera recita una sua poesia sull'Italia
                     Il presidente ringrazia i relatori                                                             

                              
                             

Intervista alla Dr.ssa Lucia Imprescia - docente di Archeologia

                                          Dr.ssa Lucia Imprescia
                      
Età50 anni,

Titolo di studio

Diploma ISEF nel 1982 e Laurea in lettere classiche conseguita nel 2002
Eventuale breve curriculum
Diplomata ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica) di Palermo nel 1982. Nel 1984 inizio a lavorare nella scuola media come docente di ruolo di Educazione Fisica. Dal 2010 insegno al Liceo Scientifico “ E. Vittorini” di Lentini. Referente di tantissimi progetti scolastici.
Da tre anni sono referente del laboratorio teatrale dell’istituto in collaborazione con l’INDA di Siracusa. (Istituto Nazionale del Dramma Antico)
Nel 2002 conseguo la laurea in lettere classico-archeologico.
Da oltre un decennio pratico attività di volontariato sociale e culturale.

La propria famiglia:
sposata dal 1986, marito medico e 2 figlie ora universitarie

Concezione della vita
Io credo che nella vita bisogna vivere con i piedi per terra. Ed è quello che da sempre ho insegnato anche alle mie figlie. Bisogna cioè vivere secondo una scala di valori. Questo mi ha aiutato a superiore i momenti brutti e talvolta disperati della mia vita. Salute, famiglia, lavoro, affetti, benessere, amicizie, interessi……Mi chiedo sempre cosa è importante mettere al primo posto! Ebbene della salute e della famiglia non ne posso fare a meno, per tutto il resto valuto di volta in volta con serenità di cuore. Essa mi aiuta a riflettere, a valutare, a decidere, cosa è bene e cosa è male. Naturalmente non sempre le scelte sono quelle giuste ma ho imparato che se sono fatte con umiltà di cuore, riescono vincenti.

Hobby e interessi archeologia, teatro, sport, scrivere……………………….

Che cosa mi ha spinto al “volontariato culturale” verso l’Unitre di Augusta e come vivo il mio impegno verso questa Associazione onlus di promozione umana…………
Il fortissimo desiderio di superare le mie incertezze emotive, relazionali e culturali. Gli “alunni” dell’UNITRE, ho pensato,non conoscendomi o conoscendomi sotto un’altra veste lavorativa, mi avrebbero giudicato per le mie capacità e competenze relative alla mia materia d’insegnamento. Una disciplina totalmente diversa dal lavoro che svolgo. Ho conseguito la seconda laurea superando mille difficoltà: il lavoro a scuola, le bambine piccole da accudire, la vita in casa da abbracciare in ogni sua forma. DOVEVO mettere a frutto tutto quello che avevo studiato con passione e sacrifici, mi “toccava”. Ed ecco la mia prima grande occasione del volontariato culturale. Alla proposta di tenere alcuni incontri in aula ho accettato IMMEDIATAMENTE, non potevo farmi sfuggire questa opportunità era quello che volevo e ora eccola qui.
 E’ iniziato per me un lungo cammino di crescita umana attraverso gli “alunni” UNITRE. Strabiliante la loro attenzione, ogni volta mi impressiona e mi commuove, anche dopo 10 anni di incontri in aula; e non da meno è stato il lungo cammino culturale.
Quante cose ho imparato e studiato grazie a loro!
Mai e poi mai avrei potuto farlo in un altro modo. Il loro desiderio di apprendere e sapere è il mio che trasmetto loro ogni volta che mi viene richiesto. Sempre con discrezione a seconda delle loro scelte. Sono contenta così. E’ giusto rispettare le scelte degli altri.

La mia opinione sull’Unitre locale e suggerimenti per migliorarla…………..

Vedo coesione e unione fra i partecipanti dell’associazione, calore e accoglienza. In questi 10 anni molte cose sono state fatte. I programmi didattici sono migliorati. Gli argomenti oltre che vari sono trattati sempre con profondità di contenuti. La presidenza ha avuto la sensibilità di convocare di anno in anno sempre nuovi giovani docenti della città e non, inglobandoli in questa grande famiglia UNITRE che ha avuto ed ha il merito di unire più generazioni che condividono gli stessi interessi!

Che utilità traggo da questa esperienza di “volontariato culturale” verso l’Associazione detta.

In ogni incontro in aula lo scambio umano e affettuoso è reciproco. Lo vedo nei loro occhi.
Ogni lezione non posso negare che è faticosa da preparare, il tempo non basta mai, le informazioni vanne vagliate, perfezionate devono essere adattate all’utenza, ma alla fine quando tutto è pronto, anche se non si è mai sicuri della riuscita, mi prende una felicità incredibile, penso anche questa volta ce l’ho fatta. Alla prossima “sfida”.

                                                                             Dr.ssa  Lucia Imprescia


lunedì 21 marzo 2011

Ricordando il Prof. Giuseppe Messina

Prof. G. Messina

Elogio in occasione dei funerali del Prof. Giuseppe Messina
 celebrati il 19 marzo 2010 presso la Chiesa di Cristo Re di Augusta

Il Prof. Giuseppe Messina è stato chiamato a vivere la dimensione dell’eternità nel Regno di luce e di pace che il Padre celeste, buono e misericordioso, ha riservato ai suoi figli che credono in Lui e per i meriti del suo Figlio Unigenito, di cui a giorni verrà celebrata la ricorrenza delle sua morte e resurrezione, la Pasqua cristiana.
Il Prof. Messina è stato tra i docenti decani dell’UNITRE di Augusta – Accademia di Cultura, di Umanità e di Solidarietà – da lui molto apprezzata per il servizio che rende alla cittadinanza.
Nel corso dei tredici anni accademici della nostra Associazione ci ha donato con modestia, passione ed alta professionalità il suo sapere in varie discipline e su temi di grande attualità alla luce della storia, sempre in compagnia della Gentile Sig.ra Gina, alla quale assieme al figlio e ai nipoti porgiamo le più sentite condoglianze.
Sicuramente, noi tutti alunni che fino a qualche mese fa siamo stati arricchiti dal dono del suo sapere, ne abbiamo tratto esempio di vita e ne conserviamo un vivo ricordo di disponibilità al servizio, di eccezionale lucidità mentale ed espositiva, di profonda onestà intellettuale, di amore per la cultura e della rara virtù dell’umiltà dei grandi.
Sono certo che come in me, presidente-alunno dell’UNITRE, così in tutti i miei compagni di classe, rimarrà sempre viva la memoria del chiarissimo Prof. Messina, uomo di notevole cultura, e di cui certamente ne sentiremo la mancanza negli anni futuri.
Nella certezza della presenza del suo spirito tra di noi, oltre alla preghiera di intercessione per la sua cristiana vita eterna alla quale, da filosofo credente certamente sperava, anche ora, come per ogni sua fine lezione, vogliamo ringraziarlo e salutarlo con l’ultimo caloroso applauso.
                                                         
                                                                                                               Il Presidente


                                                                                   

                RICORDO DEL PROF. GIUSEPPE MESSINA        18 -03 - 2011


Non avevo con lui un rapporto confidenziale, anzi non lo conoscevo proprio prima d’incontrarlo nelle aule dell’ Unitre, ma, poche settimane prima che egli ci lasciasse avevo  avuto con  lui una breve conversazione, nel corso della quale avevo appreso di un sua pubblicazione, datata già di qualche anno, di cui non conoscevo l’esistenza.  Si meravigliò di non avermene fatto omaggio di una copia, cosa che affermò di aver fatto con gran parte degli allievi iscritti all’Unitre in occasione di una sua lezione nel corso di un imprecisato anno accademico passato.  Gli spiegai che, probabilmente, doveva averlo fatto in un periodo tragico della mia vita durante il quale ero stato ovviamente assente dalla vita dell’Associazione, e lui, con la cortesia e la signorilità che gli erano connaturate, si offrì allora di farmene trovare un esemplare presso il negozio del figlio, cosa che puntualmente fece qualche giorno dopo.
Il libro, autobiografico, ha un titolo non particolarmente accattivante, forse inadatto a sollecitare la curiosità del lettore: si intitola, infatti, “La carta stampata …e per cominciare un figlio”, e, probabilmente per questo motivo, finì dimenticato in uno scaffale della mia libreria senza che lo avessi neppure sfogliato.  Oggi me ne rammarico perché, se lo avessi letto subito, non avrei potuto fare a meno, mentre egli era in vita, di testimoniargli la mia ammirazione per le sue qualità umane, per la straordinaria pervicacia - confinante con  l’ostinazione - sostenute, certo, da un amore totale ed assoluto, dimostrate  nell’educazione del figlio adottivo, rivelatosi così diverso da quella che sicuramente era la sua legittima aspettativa di padre. 
Il libro, vivacissimo nella prima parte nella quale descrive gli anni della sua giovinezza, della guerra combattuta in Eritrea, della prigionia in India, è, nella seconda parte, essenzialmente la testimonianza di questa sua battaglia familiare, testardamente condotta  contro un carattere ribelle, e conclusasi infine vittoriosamente. Certo, l’uomo non era solo in questo suo quotidiano cimento, avendo avuto in dono dalla sorte la fortuna di poter contare sulla costante presenza al suo fianco di una donna forte ed indomita come la Signora Gina, a pari merito, anche se – come capita  – spesso umilmente nell’ombra, ma ciò non sminuisce per nulla il valore della sua vittoria nel compito arduo che il destino gli aveva assegnato.  Non fosse altro che per questo, dunque, una vita degna di essere vissuta.
Quanto al suo valore in qualità di docente aduso a decenni d’insegnamento, noi dell’Unitre abbiamo avuto la fortuna ed il dono prezioso di poterne apprezzare, in innumerevoli occasioni, la lucidità di pensiero, l’innata capacità comunicativa che non ritengo eccessivo definire affascinante e coinvolgente, la brillante memoria, la vastissima cultura. Ad  un anno dalla sua dipartita, la sua presenza aleggia ancora, allorché se ne pronuncia il nome, nelle aule dei nostri incontri.  Noi dell’Unitre non lo dimenticheremo
                                                                             Ugo  Passanisi
    






                                                

domenica 13 marzo 2011

Programma Incontri mese di Marzo

UNITRE “Accademia di Cultura – Umanità e Solidarietà”
 SEDE di AUGUSTA
Programma  del mese di marzo 2011
Orari incontri  18,00 – 19,00



Mart. 1 – Archeologia  “Evoluzione della scultura greca” Rel. Dr.ssa T. Florio

Ven.  4 - Storia                        “Storia risorgimentale.- Dalla Rivoluzione francese ai moti rivoluzionari del 1821 e 31” Rel. Dr. G. Paci

Giov.10 - Storia                      “Moti rivoluzionari del 1848- Le 5 Giornate di Milano”
 Rel. Dr. G. Paci

Ven.  11 - Arte                        “La donna nell’arte” Rel. Dr.ssa T. Ghirlanda

Mart. 15 - Storia                     “Cavour e la sua politica” Rel. Dr. G. Paci

Ven. 18 – Arte             “Michelangelo Buonarroti” Rel. Dr.ssa T. Ghirlanda

Mart. 22 - Psicologia               “Metabolizzazione e sostegno al dolore:
                                               dall’aspetto fisico alla solitudine” Rel.Dr. Prof. S. Cannavà

Giov. 24 – Arteterapia Rel. Dr.ssa J, Spinelli

Mart. 29 – Psicologia              “Star bene aiutati dalle risorse naturali” Rel. Dr. Prof. S. Cannavà

Gio. 31 – Archeologia  “Evoluzione della scultura greca” II.a lez. Rel. D.ssa T. Florio







                                              






martedì 8 marzo 2011

Intervista al Pres. Unione Italiana Ciechi di Augusta - Sig. G. Bellistrì

Sig. Giuseppe Bellistrì

Intervista per UNITRE Augusta
Concessa dal Pres. Pres. dell’Unione Italiana Ciechi – Rappresentanza zonale di Augusta

Brevissima presentazione dell’Associazione.
L’unione italiana ciechi e degli ipovedenti, è stata fondata a Genova il 26 ottobre 1920 da Aurelio Nicolodi,un giovane ufficiale trentino che aveva perduto la vista durante  la prima guerra mondiale.
E’ un’associazione  a carattere nazionale e dal 1998 ha acquisito la  qualifica di onlus.
Lo scopo dell’UIC è l’integrazione dei non vedenti nella società.
Ad Augusta  è presente dal 3 giugno 1995, come rappresentanza zonale e l’ìattuale direttivo, in carica dal 2 ottobre 2010, è composto da: Giuseppina Carriglio, Sebastiano Patania e Giuseppe Bellistrì, che svolge il ruolo di responsabile rappresentante.

Curriculum
Augustano, nato l’8 marzo 1958. Pensionato dal 2009, dopo che ho svolto per 32 anni la mansione di centralinista  telefonico presso la Marina Militare di Augusta.
Ho ricoperto dal 1986 il ruolo di consigliere provinciale UIC a Siracusa, dal 1998 vicepresidente e dal 2001  al 2005 quello di presidente della sezione UIC aretusea.
Attualmente ricopro l’incarico di consigliere provinciale incaricato dell’organizzazione di eventi culturali, sportivi e gite sociali per tutti i soci e non.

 Hobby
Sono  organista della  corale  San. Francesco d’Assisi e dal novembre 2010 dirigo la corale Unitre di Augusta.
Sono componente della commissione nazionale per la promozione del turismo sociale dei non vedenti.
Dal 1978 sono  atleta di più società sportive operanti in Augusta, tra cui l’attuale Augusta No.Ve. con la quale ho condiviso la soddisfazione di essere  campione d’Italia nella disciplina del torball, sport che si gioca con un pallone sonoro.
Dal 2006 al 2008, con la stessa squadra abbiamo  conquistato  7 coppe Sicilia e il quarto posto nella coppa dei campioni del 2009 a Zurigo
Sono volontario AVULSS, dove mi occupo di animazione per gli anziani delle case di riposo.
Dal 9 marzo 2010  sono socio onorario della sezione Unitre di augusta
Concezione della vita
Da sempre ho imparato che osare è sempre il mezzo migliore per riuscire ed è stato questo il mio motto di vivere la vita.
Noi persone,  con menomazione sensoriale, viviamo la nostra condizione  tranquillamente.
Abbiamo accettato, insieme alle nostre famiglie la sfida che la vita ha stabilito per noi e ci adoperiamo, lottando,  in ogni modo, pur di farci accettare.
Cerco di vivere traducendo nella quotidianità l’affermazione del grande presidente americano, Franklin Delano Roosevelt:”fai ciò che puoi, con ciò che hai, dove sei”.
             E’ stato da sempre l’ottimismo,  il segreto che ha accompagnato  le imprese sportive, unitamente a tutti gli altri aspetti della mia vita.
Cerco di affermare e rendere concreto il valore della solidarietà attraverso la forza del donare convinto che donare è importante per dare un senso alla propria esistenza.
Lo scambio di esperienze e di solidarietà dei due mondi, quello dei vedenti e dei non vedenti, mi ha condotto  alla strada della donazione e mi ha permesso di avvertire il mio senso del sé e la comprensione dell’altro.
Scopo fondamentale della mia azione continua ad essere  quello di proporre l’abbattimento delle difficoltà che ostacolano la piena integrazione sociale del non vedente.
Ho  cercato di coinvolgere sempre tanti altri volontari vedenti, soci non vedenti e loro familiari nella realizzazione dei diversi obiettivi che abbiamo deciso di realizzare insieme.
E stupendo rendersi conto dell’armonia creatasi tra il volontario che vede e il non vedente nel progettare programmi operativi finalizzati alla soluzione dei bisogni
Con queste convinzioni ho cercato di offrire la mia disponibilità per rendere più agevole il cammino di chi è costretto a misurarsi quotidianamente con le difficoltà che la minorazione sensoriale comporta, offrendo anche collaborazione alle loro famiglie.
.           Oltre ad operare presso  la sezione provinciale di Siracusa interagisco  con quella zonale di Augusta, dove continuiamo a  garantire ai tanti soci augustani diversi servizi.  Abbiamo potuto attrezzare la nostra sede di tre postazioni completamente informatizzate complete di sintetizzatore vocale ad uso esclusivo dei soci, promuovendo, oltre che corsi per l’apprendimento del braille anche quelli di alfabetizzazione e apprendimento del computer, che risulta essere un altro efficace mezzo di comunicazione attraverso il quale un non vedente riesce ad interagire con l’ambiente.

I nostri obiettivi futuri
Sono quelli di poter continuare a prestare servizio di compagnia a domicilio, recandoci di volta in volta a casa dei soci che hanno maggiori difficoltà di deambulazione e trascorrendo con loro qualche ora in spensieratezza. Sostenere i nostri soci nelle piccole incombenze domestiche, nelle attività ricreativo - culturali, nelle passeggiate facendo diventare gli occhi dei nostri amici volontari,  i loro, leggendo per loro.
Presso la sede dell’U.I.C., continueremo  ad organizzare  conferenze su varie tematiche per evadere dalla routine quotidiana, per permettere il confronto; organizzarci per andare al teatro, ai concerti, alle sagre paesane, visitare  musei,  portare in scena alcune commedie della tradizione siciliana, grazie all’aiuto di attori professionisti.
Oltre ai momenti ricreativi, una grande rilevanza  continueranno  ad assumerla gli screening oculistici presso varie scuole megaresi, grazie alla fattiva collaborazione di altre associazioni umanitarie di Augusta
Auspico che l’UIC diventi meno burocratizzata e più vicina ai non vedenti con l’incisività e determinazione dei propri dirigenti.

Famiglia
Mio padre, Bellistrì Francesco, vivente di anni 84;
mia  madre Bellistrì Maria, vivente  di anni 82;
mia sorella Bellistrì Carmela di anni 56.
Sposato nel 1981,  separato dal 2008.
Bellistrì Massimiliano è l’unico figlio di 28 anni, sottocapo, imbarcato presso un’ unità  della Marina Militare di Augusta.

Giuseppe Bellistrì
                                        

domenica 6 marzo 2011

Giovedì grasso 2011 Unitre Augusta





Carnevale 2011
Anche quest’anno, come sempre, è arrivato il carnevale, potevamo farlo trascorrere in sordina? No!!
Così , su idea del Presidente e con la collaborazione di un comitato, è stata organizzata una serata presso i locali de “La Cavalera” che normalmente ci ospita per queste occasioni.
 La sala era addobbata con festoni e palloncini colorati che davano già aria di festa e ci è stata servita una cena a base dei piatti più tradizionali del carnevale, e poi… può un cappellino dorato o argentato fare una magia? Sembra proprio di sì.
Appena sono stati distribuiti cappellini luccicanti e mascherine è partita anche la musica e sono iniziate le danze, pochi sono rimasti semplici spettatori, ma tra tanghi e mazurche era un volteggiare di coppie tra le quali ogni tanto si intrufolava un trenino. Anche il Presidente non è rimasto indifferente a quest’aria festosa e, coinvolto da una bella ragazza, è sceso in pista per un ballo, la qualcosa non è passata inosservata in quanto si vocifera che, a memoria d’uomo, questo avvenimento si è verificato molto, ma molto di rado.
Quando è stata la volta di limbo e hully gully, dopo un primo attimo di coordinamento, tutti  ben inquadrati abbiamo iniziato a saltellare e roteare secondo i passi  ben determinati di questi balli degli anni ’70.
Tra i tavoli, chi non ballava, ma si godeva lo spettacolo ,era un chiacchierio, un ritrovarsi dopo tanto tempo, un ricordare il passato, come una grande famiglia.
 Ad un certo punto, verso la fine della serata, al suono di una milonga, il dr Ponzio con la sua bella moglie si sono esibiti in questo classico e sensuale tango argentino, dico esibiti perché  è stato uno spettacolo vederli e sono stati molto applauditi.
Ormai la festa volgeva al termine e prima di andare non poteva mancare un ultimo trenino, saluti tra tutti e arrivederci ai successivi appuntamenti.
 Certamente una bella serata e, per questo, un ringraziamento ai Soci Paci, Morello e Addia che si sono prodigati  ad allestire gli addobbi e a produrre la musica.  
                                                                                                                                             Tania Tudisco

martedì 1 marzo 2011

Foto relative all'incontro Dott.ssa Rosalia Purpura del 18 febbraio 2011




La città protetta. Augusta nell’iconografia devozionale d’età moderna

La città protetta. Augusta nell'iconografia devozionale dell'età moderna



                              Incontro del 18 febbraio 2011
La lezione ha evidenziato la ricostruzione di alcuni modelli rappresentativi della città di Augusta in età moderna, attraverso l’analisi di una serie di documenti aventi come soggetto la riproduzione dello spazio urbano augustanese. Recentemente, infatti, facendo il punto sulle varie direzioni intraprese dalla ricerca storica, si è riscontrato come nel campo dell’indagine storiografica, ci sia stata una crescente attenzione per la dimensione spaziale. Lo spazio si pone come un’ulteriore fonte di ricerca, variamente pensato, vissuto e percorso nel tempo. Allora si conferisce a dipinti, disegni, stampe, vedute e foto un  rinnovato interesse, non considerandoli solo un elemento neutro bensì un fattore pertinente e, a volte, determinante. Tra queste immagini hanno una grande efficacia, le riproduzioni di città e di territori, iconografie che veicolano, ma al tempo stesso producono le idee di uno spazio, sia esso geografico che urbano. Ma i segni grafici non restituiscono solo l’idea di un territorio in un contesto dato, ma anche il fermo-immagine di un palinsesto dove è possibile leggere, a volte in filigrana, le stratificazioni storico-culturali.  Da questo punto di vista la città di Augusta, rappresenta un oggetto di ricerca e di riflessione stimolante e prezioso, e l’accumularsi, soprattutto in età moderna, di immagini del suo territorio, permette di leggere non solo i progressi peculiari avvenuti nel tempo, ma anche i suoi mutamenti civili e sociali. Le fonti iconografiche analizzate durante la lezione per la rappresentazione dello spazio urbano, hanno trovato ulteriori campi d’indagine, poiché hanno colto un rapporto intrinseco, tra le immagini di alcune città e l’accostamento a figure sacre, siano esse santi patroni o rappresentazioni della Vergine; un legame celebrante processi identitari che esplicitano figurativamente l’intercessione divina in difesa della città. Come riportato da citazioni, le città non si fortificavano più solamente con le mura, ma con la protezione dei santi patroni, proponendoli a volte come uniche e vere difese delle città: i santi rappresentavano i canali attraverso i quali Dio elargiva la sua grazia. Si è illustrata anche l’origine del rapporto tra santo patrono e città, e il topos del santo guerriero; si è esaminato il legame tra le immagini delle città e la presenza di alcuni santi che “brandivano la loro spada” quali san Giorgio, san Giacomo, la Madonna delle Milizie e san Domenico di Guzman, immagini di santi poco ricorrenti nella letteratura e nell’iconografia devozionale. I santi guerrieri avevano, un potere prodigioso, a loro era affidato il compito di esorcizzare paure ataviche ed eventuali timori legati all’instabilità politica, alle guerre, agli attacchi degli infedeli. Tuttavia senza entrare nel merito sulla veridicità degli avvenimenti, è stato rilevato il significato mistico-antropologico della particolare valenza militare delle leggende e dei protagonisti, relativamente alla situazione storica in cui sono nate. L’apparizione del santo guerriero riveste, infatti, un ruolo particolare che simboleggia la fede che favorisce la vittoria su ogni ostacolo e la diretta manifestazione divina. Osservando le opere d’arte, certamente, si è contemplata l’immagine religiosa raffigurata e compreso il sentimento di filiale devozione, ma è attraverso l’uso dell’opera d’arte come mezzo di conoscenza del passato, cioè come fonte storica, che si è ricostruita l’immagine di Augusta. Le scene dipinte non hanno espresso un carattere esclusivamente illustrativo ma hanno rappresentano il volto di una società, l’aspetto antropologico, politico, socio-culturale: le immagini di queste opere hanno consegnato la testimonianza della città in quel determinato contesto storico. La lezione allora, ha restituito un’immagine di Augusta non ovvia, piena di sfaccettature e ricca di impronte secolari militari, civili e religiose: e l’irruzione di quella contemporaneità paesaggistica, il castello federiciano e le varie opere di fortificazione, gli allineamenti degli edifici, l’ampiezza degli isolati, gli incroci fra le strade, le vie e i vicoli fedelmente riprodotti, rappresentano un’immagine fotografica di una realtà di cui ancora oggi, nonostante il tessuto urbano sia decisamente diverso, si può avere riscontro. Documenti iconografici di unico e straordinario interesse.
                                                                                   Dott.ssa Purpura Rosalia


Curriculum della Docente Dott.ssa Purpura Rosalia

               Rosalia Purpura, nata ad Augusta il 23.06.1963, è laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, in Scienze dei Beni Culturali nel 2006, e si è specializzata nel 2009 con il massimo dei voti, cum laude in Valorizzazione del Patrimonio Archivistico-Librario. Diversi attestati e tirocini relativi al curriculum di studio. Inoltre attestato su “Giovani e il territori” per la prevenzione e recupero della dispersione scolastica; attestato su “La toponomastica del nostro territorio” relativo ai toponimi, beni culturali e spie d’identità territoriale; attestato per Operatori sportivi dei Centri Olimpia. Appassionata di storia, arte e cinema ha realizzato diversi progetti di valorizzazione in questi ambiti. Dopo la maturità ha lavorato per 6 anni presso una scuola elementare privata occupandosi sia dell’amministrazione che delle attività culturali e di recitazione, esprimendo doti creative e coreografiche. Sposata ha seguito costantemente la crescita dei suoi tre figli. Sensibile alle problematiche sociali ha svolto volontariato ed è stata impegnata nella politica attiva della città anche in qualità di consigliere di circoscrizione. Attualmente svolge attività di catechesi ad un gruppo di bambini, presso la parrocchia di San Giuseppe Innografo. Socio AIB (Associazione italiana biblioteche) nel 2008. E’ stata socio fondatore dell’Università Popolare di Augusta. Nominata esperto PON in uno dei progetti, presso il I° Circolo Didattico “Giovanni Pascoli” di Augusta per l’annualità 2009/2010.