Fratres di Augusta
Intervista per UNITRE Augusta
Concessa dal Presidente del GRUPPO DONATORI SANGUE FRATRES di AUGUSTA
Sig. Salvatore Ponzio
24 febbraio 2011
Presentazione dell’Associazione
Il Gruppo Donatori Sangue FRATRES di Augusta è un’Associazione di ispirazione cristiana che crede nell’importanza della donazione come gesto di solidarietà e generosità. Si avvale di volontari, persone impegnate, preparate, attente agli altri.
La donazione è un atto volontario, anonimo, periodico, gratuito e soprattutto responsabile. È un piccolo gesto che rende grandi.
La Fratres di Augusta nasce nel 1984 con lo scopo della diffusione sul suo territorio di un’adeguata coscienza alla donazione del sangue e dei suoi emocomponenti.
Il Gruppo è apolitico, non ha scopi di lucro e ha strutture ed organizzazione democratiche. È costituito interamente da volontari che prestano la loro opera gratuitamente, anonimamente e responsabilmente nel rispetto delle leggi esistenti.
Il principale obiettivo della Fratres è la promozione e la diffusione della cultura della donazione con lo scopo finale di raggiungere l’autosufficenza nel settore trasfusionale. A tale scopo il Gruppo si impegna a:
- promuovere, disciplinare, coordinare iniziative e servizi per la raccolta di sangue;
- promuovere a livello locale l’educazione alla salute e la formazione ad una cultura del dono a tutti i livelli della vita sociale scolare;
- tutelare la salute dei donatori promuovendo l’educazione sanitaria e la prevenzione tramite il corretto uso delle strutture mediche esistenti.
La storia del Gruppo Fratres di Augusta inizia insieme a quella della Confraternita di Misericordia della nostra Città in armonia con le direttive delle Misericordie d’Italia le quali prevedono che, ove è possibile, accanto alle Misericordie, in un connubio di grande fraternità, umanità di amore, si formino i Gruppi Donatori di Sangue Fratres, e questo si è puntualmente e provvidenzialmente verificato anche ad Augusta.
Circa 27 anni fa il Presidente del Kiwanis Club di Augusta, un pilota del porto di origine toscana, Gianfranco Gasperini, portò avanti come iniziativa del suo anno sociale la costituzione delle due Associazioni con un atto notarile del 6 dicembre 1984. Così venivano ufficialmente costituite Misericordia e Fratres.
Il primo Presidente fu Gianfranco Gasperini, coadiuvato dai soci fondatori Sigg.: Assenza Giovanni, Bulla Giuseppe, Cannavà Salvatore, Capuano Enrico, Ciprioti Domenico, Della Libera Giorgio, De Vincenzi Giuseppe, Donati Roberto, Forestiere Puccio, Galante M. Antonia, Giannossi Ignazio, Gugliuzza Paolo, Minicò Aldo, Murgia Matilde, Palazzo Guido, Salemi Gaetano, Solarino Luigi, Suber Goliardo, Torre Carmelo, Tringali Roberto, Zagarella Enzo.
Mentre dall’inizio della costituzione le due Associazioni avevano un unico direttivo, dal 1996 in ottemperanza a quanto suggerito dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, di cui Augusta fa parte, per snellire e razionalizzare gli impegni istituzionali fu deliberato di costituire la Consociazione Nazionale dei Donatori di Sangue Fratres che così diventava un’entità autonoma, pur rimanendo indissolubilmente legata alla Misericordia.
La sede Fratres è dotata dell’autoemoteca, di una sala di raccolta temporanea e di una sala archivio e direzione, mentre condivide con la Misericordia un salone conferenze ed un ampio parcheggio che ospita le varie ambulanze, l’autoemoteca e i mezzi della Protezione Civile.
Il fine dei Donatori Fratres è quello di aiutare i talassemici ed i fratelli bisognosi, anche nelle emergenze e nelle calamità, senza protagonismi, senza pretendere ricompense e mantenendo l’anonimato, seguendo così il dettame evangelico di “non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra”.
La Fratres di Augusta è diventata una istituzione di cui davvero Augusta non può fare a meno, ma ha sempre bisogno di altri nuovi donatori per portare avanti il programma di assistenza a chi di sangue ne ha bisogno.
Il numero dei soci attuali è di 390.
Il Direttivo è composto dai Sigg.: Ponzio Salvatore, Zagami Antonino, Solarino Luigi, Di Bono Gianfranco, Caruso Rosaria, Cannavà Salvatore, Mastronuzzi Francesco, Di Fazio Salvatore, Padre Maurizio Sierna.
Presidente in carica
Sig. Salvatore Ponzio dal 2009
Età: anni 61 - Titolo di studio: Dottore in Economia e Commercio
Breve curriculum
Studi superiori a Milano e Tortona, studi universitari e lavoro presso Istituti bancari di Milano. Dal 1973 impegni lavorativi presso Istituti bancari di Siracusa. Oggi pensionato. Socio e Membro di alcuni direttivi del Lions Club di Augusta nel decennio 1992-2002. Socio fondatore e Segretario dell’Associazione “Il Buon Samaritano di Augusta – ONLUS” dal 2006.
Famiglia di origine
- Padre: Sig. Michele Ponzio, deceduto
- Madre: Sig.ra Annunziata Iannantuoni, 89 anni
La propria famiglia
Sposato dal 1978 con la Sig.ra Antonia Ponzio, figli: Michele e Giulia.
Fatti e circostanze significativi della vita personale o familiare che possono contribuire alla crescita umana del lettore dell’intervista e/o comunque che hanno segnato una svolta della propria vita
La drammatica perdita della vita sul posto di lavoro del mio caro e amato padre, avvenuta precocemente quando non avevo ancora compiuto il mio terzo anno di vita, ha fortemente contribuito a forgiare il mio carattere e ad acuire la mia sensibilità verso gli altri. Il carisma, la personalità, l’affetto e la stima verso la figura paterna che mi sono stati trasmessi da mia madre e da tutti coloro che hanno conosciuto mio padre sono stati, lo sono e lo saranno, le fondamenta della mia esistenza. Mai, neanche per un attimo nel corso degli anni mi sono sentito “orfano”, ma figlio di un padre che sento spiritualmente vicino ogni giorno. Durante la mia gioventù ho avuto la fortuna e il privilegio di frequentare Istituti e Facoltà (Don Orione di Milano e Tortona, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) che mettevano al centro di tutto, a prescindere dal tipo di disciplina, l’UOMO. Ho visto operare con modestia uomini e donne per il bene del prossimo in modo fattivo e disinteressato secondo i principi di Don Orione improntati alla Carità, durante la mia carriera universitaria ho avuto il privilegio di ascoltare le lezioni improntate di ottimismo e di autentico rispetto verso la creatura umana di Don Luigi Giussani. Quando mi sono sposato con la mia dolcissima Antonella, con la quale dal primo momento in cui ci siamo conosciuti abbiamo riscontrato le stesse affinità e intenti, abbiamo deciso, a prescindere dal fatto che avremmo avuto o meno dei figli nostri, di adottare da subito uno dei tanti bambini del mondo meno fortunati. A questi “figli lontani di tutta l’umanità” che si sono avvicendati nel tempo, pur non sapendo che adulti oggi essi siano diventati, siamo sicuri di aver alleviato il loro faticoso cammino verso la vita e continueremo per sempre a sostenere questi figli, perché un figlio è per sempre. Non ha importanza dare un volto a “chi” si aiuta, non ha importanza aspettarsi un “grazie”, l’importante è donare incessantemente, incondizionatamente e disinteressatamente, perché ogni essere merita rispetto oggi più che mai in un mondo che forse ha bisogno di ritornare alla semplicità e alla gratuità dei rapporti.
Concezione della vita
Vivere la vita cogliendone gli aspetti positivi per poter risolvere o alleviare le mille fatiche a cui essa ci sottopone. Avere sempre la consapevolezza e l’umiltà di rispettare la vita e la libertà delle persone. Avere la capacità di cogliere in ogni giorno che la vita ci regala il meglio che alberga in ognuno di noi senza lasciarci tentare dal pessimismo. Agire sempre per il bene e nel rispetto del prossimo. Educare i figli verso l’amore e il rispetto reciproco, nel senso civico e nel senso di responsabilità in quanto ogni nostra azione ha una ripercussione sulla vita degli altri e nel mondo che ci circonda.
Hobby e interessi
Motociclismo, modellismo, nuoto, lettura e studio.
Che cosa mi ha spinto al volontariato o all’attività di servizio alla città e come vivo il mio impegno nell’Associazione
Ricordo ancora la naturalezza e la spontaneità con cui io e altri giovani matricole universitarie donammo il sangue per la prima volta nel piazzale antistante l’Università Cattolica su un’autoemoteca invogliati e sensibilizzati da giovani volontari dell’Avis: il senso di gioia per aver donato un “organo” vivo, il sangue, che avrebbe rigenerato non solo la vita del ricevente ma anche e soprattutto il nostro spirito. In quel momento e in quel contesto eravamo consapevoli di essere diventati anche dei veri cittadini, certi che il nostro gesto fosse anche un dovere civico. Questa prima donazione è diventata un appuntamento cadenzato e inderogabile nella mia vita che ho trasmesso al mio caro figlio Michele e alla mia dolce figlia Giulia. Aderire alla Fratres di Augusta quindi è stato per me un gesto molto naturale e oggi mi sento onorato di esserne il Presidente. Coadiuvato da tanti donatori volenterosi mi impegno nella diffusione di questo gesto nobilissimo, e in fondo semplice, che è la donazione del sangue.
Attività attuale dell’Associazione
Credere fermamente nella cultura della donazione del sangue mi ha stimolato ad impegnarmi costantemente nel perseguire i fini istituzionali dell’Associazione. Dall’inizio del mio ancor breve mandato il numero delle sacche di sangue raccolte nell’anno 2010 è pari a 531 con un incremento di 177 sacche rispetto all’anno 2008. Questo positivo risultato però è solo uno stimolo a curare, stimolare e incrementare la cultura della donazione del sangue, perché il forte fabbisogno di questo prezioso bene è sempre in aumento.
Come sentono e vivono i soci l’Associazione
I Soci della Fratres sono speciali, non perché siano dei privilegiati ma perché li accomuna il gesto nobilissimo che compiono. Sono privilegiati perché il primo grande donatore di sangue è stato Cristo che ha donato il Suo sangue prezioso non per un solo uomo ma per tutti gli uomini di qualsiasi razza, religione e condizione sociale. Seguire l’esempio di Cristo è oggi più che mai “rivoluzionario” perché il proprio sangue servirà a donare vita al ricco, al povero, al carcerato, al perseguitato, all’immigrato, al diseredato, insomma a tutte quelle persone che noi con la nostra piccola mente dobbiamo necessariamente catalogare. Il Donatore è un Socio speciale quando nell’espletare il suo nobile gesto sconfigge la paura psicologica o la diffidenza verso l’atto del prelievo proprio perché sa che il superamento di se stessi e dei propri limiti salverà una persona. A tutti i Donatori quindi va la mia stima e la mia riconoscenza.
Come vorrei che fosse l’Associazione
Vorrei che nel tempo l’impegno di tutti fosse costante e improntato a diffondere la cultura della donazione in quanto ogni singolo donatore ha una parte attiva nell’Associazione: egli è il protagonista del Gruppo nel momento in cui si adopera a sensibilizzare chi gli sta vicino in famiglia, nella società, nel mondo del lavoro. Il suo esempio è il fulcro, la vera forza e il motore del Gruppo Donatori Sangue Fratres. Il mio principio e slogan che ripeto incessantemente ai Soci è: ogni donatore deve sentirsi responsabile di sensibilizzare ed acquisire almeno quattro potenziali donatori, perché se dall’esame di predonazione tre non dovessero risultare idonei, il quarto andrebbe sicuramente ad incrementare il sodalizio e conseguentemente il numero delle sacche raccolte. La promozione alla cultura della donazione non è compito specifico ed esclusivo del Presidente o del Direttivo Fratres, ma di ogni singolo donatore e direi anche di ogni singolo cittadino, in quanto la donazione, oltre ad essere un gesto cristiano è anche un dovere civico nei confronti della collettività.
Un altro imprescindibile fattore di crescita dell’Associazione è senz’altro, come diceva Don Orione, “la Divina Provvidenza”: davanti alle mille difficoltà a cui un’Associazione va incontro nel corso del tempo, solo la Divina Provvidenza può sopperire alle mancanze umane e/o materiali.
Programmi in corso di realizzazione e futuri dell’Associazione
- Adeguamento continuativo dell’autoemoteca e dei locali ai requisiti minimi previsti dal Decreto 23 dicembre 2009 GUR N. 3.
- Il Presidente FRATRES di Augusta unitamente al Presidente AVIS di Augusta il 5 febbraio 2011, presso l’Aula delle Conferenze del Nuovo Ospedale di Augusta, si sono fatti promotori di un’azione di sensibilizzazione della cittadinanza per creare un movimento di pacifica manifestazione contro il ridimensionamento del nostro nosocomio. La Fratres, che si batte con convinzione e con molto altruismo a diffondere la cultura della donazione del sangue, si sente fortemente penalizzata e preoccupata qualora l’unità trasfusionale augustana venisse chiusa o trasferita, poiché ciò comporterebbe un grave disagio a quei donatori che donano non presso la sede ma abitualmente presso il centro trasfusionale dell’Ospedale Muscatello e che si vedrebbero costretti a recarsi con grande disagio presso altre strutture o peggio ancora a dover rinunciare al nobilissimo gesto della donazione. A seguito di questa iniziativa il 21 febbraio 2011, presso la sala di Palazzo San Biagio di Augusta, si è costituito un comitato di cittadini che programmerà e coadiuverà diverse manifestazioni di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo importante problema.
- Campagne di promozione e divulgazione della cultura della donazione del sangue nelle scuole, in ambiti lavorativi e nella società.
Agli unitrini verso i quali conservo un ottimo ricordo e un grande affetto per le lezioni di “Banca e Borsa” impartite all’Unitre di Augusta e al Presidente Dr. Giuseppe Caramagno giungano un forte abbraccio e i miei più vivi ringraziamenti per avermi offerto di concedere questa piacevole intervista.
Salvatore Ponzio
Carissimo Salvatore,
RispondiEliminal’interessante contenuto scaturito dall’intervista a te richiesta, quale Presidente del Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta, richiederebbe un lungo commento che, per ovvi motivi, non può essere fatto in questa sede. E quindi, più che commentare quanto ci hai regalato nell’ambito della nostra iniziativa “Cerchiamo l’uomo”, desidero condividerti che con essa mi hai arricchito moralmente, hai suscitato in me delle profonde riflessioni e un riesame personale dei motivi comportamentali di vita dei quali, tramite essa, dai esempio.
Spero e mi auguro che la lettura dell’intervista, da parte degli “unitrini” e non, possa sortire altrettanti positivi effetti.
Mi complimento per il tuo vissuto fino ad oggi e ti auguro, ma ne sono già certo, che ancor meglio farai in futuro: l’uomo nella maturità produce i frutti migliori!
La tua testimonianza evidenzia, qualora ve ne fosse bisogno, che le difficoltà della vita forgiano il vero uomo.
Ovviamente la fortuna di avere avuto come educatori:
• una mamma che, nelle difficoltà, ti ha impresso, unitamente agli aspetti positivi dell’affetto, un positivo modo di vivere e di concepire la vita;
• due grandi maestri come don Orione e don Giussani;
• gli insegnamenti non solo culturali, ma anche di vita, ricevuti dall’Università Cattolica di Milano;
• l’eccellente ambiente cristiano in cui sei vissuto
hanno notevolmente contribuito e determinato il tuo modo di essere e del tuo vivere attuale. Ma ritengo che tutto ciò non sarebbe stato sufficiente se non ti fossi impegnato, e se comunque tu non fossi stato disponibile all’azione della Divina Provvidenza che, in modo arcano e misterioso, opera in e per ciascuno uomo.
Mi dovrei dilungare molto per commentare tutti gli aspetti positivi che dall’intervista traspaiono circa la tua personalità e delle azioni concrete che fai e per cui ti spendi per il bene degli altri, soprattutto bisognosi; ma, come detto, non è questa la sede opportuna.
Desidero semplicemente evidenziare, ed appare chiaro, che le motivazioni profonde del tuo tanto operare, credo che siano da ricondurre non alla ricerca di una vana gloria personale, ma alla gloria del buon Dio a cui credi. Ciò è molto bello, edificante e di esempio nell’ambito familiare e sociale. Proprio queste tue motivazioni mi inducono a complimentarmi di cuore con te, carissimo Salvatore!
Mi complimento anche, oltre che per la tua bella famiglia, per le due Associazioni onlus, consolidate e molto accreditate nella nostra cittadinanza e oltre, alle quali dedichi tutto il tuo tempo e il tuo essere:
- il “Gruppo Donatori Sangue Fratres di Augusta” di cui ne sei egregiamente il Presidente in carica;
- il “Buon Samaritano di Augusta” quale socio fondatore ed efficiente Segretario in carica.
“Dando si riceve”!. Ancora un grazie e un caloroso abbraccio personale ed un affettuoso saluto da tutti i soci-alunni Unitre che ti ricordano sempre con piacere e ti sentono vicino, insieme ad Antonella, alla nostra Associazione della quale sei sempre “docente”..
Pippo Caramagno